Enter Title







 

 

Storia e cultura

RESISTENZA E REPRESSIONE NELLE VALLI DEL VARESOTTO

Tratto dal libro 'Cuvio la Valcuvia e i Valcuviani nella storia' di Giorgio Roncari, edito dalla Pro Loco Cuvio, 2002.

Nelle valli del Varesotto la formazione partigiana "5 Giornate" agli ordini del Ten. Col. Carlo Croce, operante sul San Martino fu quella che più ebbe risonanza e drammaticità nella lotta per la liberazione. La sua vicenda si può leggerla in un'altra finestra. Non fu però l’unica ad agire e già in quel fine ‘43 si videro sorgere altri gruppi, si trattava di piccole bande formatesi spontaneamente attorno ad ufficiali che, per convinzioni personali, rifiutarono di schierarsi col fascismo di Salò. Ben presto il CLN si organizzò per meglio agire contro le forze nazifasciste diventate sempre più oppressive. Questa ricerca vuole fare il quadro su quale furono e dove agirono le bande dei ribelli partigiani e quali corpi nazisti e fascisti agirono nella nostra provincia nell'opera di repressione che toccò il punto più doloroso nell'ottobre del 1943, passato alla storia come 'ottobre di sangue', quando un’ottantina i ribelli, fra fucilati, arrestati o costretti alla fuga furono messi fuori gioco.

PIETRO GILARDI DA CUVIO

Compositore, musicista e maestro di musica 'cui barbis' di Giorgio Roncari

“Öh ciòla!” Esordì mio padre quando, volendo ricostruire la storia della banda di Cuvio, gli chiesi del Gilardi, epico maestro del complesso durante il ventennio fascista. “Te sé mia che prufesor de müsica l’eva ul Gilardi! Un maester cui barbiss che el gà insegnà a meza banda. E pöö el sunava un frach de strument: la trumba, ul viulin, la fisarmonica, l’orghen e anca la vaca.” Pietro Gilardi, o Professor Gilardi, come, con deferenza, lo chiamavano tutti, era stato un personaggio che a Cuvio aveva lasciato un segno e anch’io, sebbene nato quattro anni dopo la sua morte, ne ho sempre sentito parlare con una certa stima, e non solamente da mio padre che fu uno dei suoi più abili allievi...

CHESCHÌ L’È UL COPPI E CHESTU CHI SUM MI

QUANDO IL COVA RICORDAVA LE SUE ESPERIENZE DI POLIZIOTTO MOTOCICLISTA AL SEGUITO DEL GIRO D'ITALIA E ALTRE CLASSICHE di Giorgio Roncari

Carlo Cova, nativo di Abbiategrasso, arrivò a Cuvio con la famiglia negli anni Sessanta diventando uno di quei personaggi particolari e caratteristici che animano i nostri paesi. Assieme al Bruno Panozzo, fu lo storico bidello delle scuole medie di Canonica. Per trent’anni era stato poliziotto motociclista facendo da scorta a molte corse in bicicletta. Oltre trent’anni fa, per il nostro giornalino oratoriale col quale collaborava saltuariamente, l’indimenticabile ‘Ropp de Bupp’, lo intervistai. Visto che siamo in clima ‘Giro d’Italia’, siamo andati a riprenderla quell’intervista che parla di vecchi campioni e di un ciclismo che non c'è più.

I FRANCOBOLLI DEL CNL DI CUVIO

1945: QUANDO IL MUNICIPIO DI CUVIO STAMPO' FRANCOBOLLI IN ONORE DEI CADUTI DI S. MARTINO di Giorgio Roncari

Nell'ufficio del Sindaco di Cuvio, dall'ottobre 2004, fanno bella mostra dei preziosi francobolli, integri, raffiguranti i Fratelli Bandiera, emessa dal CLN Cuvio nel 1945, con tanto di attestato di autenticità vistato dal perito filatelico Bruno Savarese Oliva, di Genova, così come richiede una rara emissione locale. Si gratta di una cosa talmente insolita da creare parecchia incredulità e curiosità che chiede una soddisfazione, e quindi facciamola un po' di chiarezza attorno a questi rari valori bollati...
 

C’È LA GUERRA, DOMINA LA CENSURA

In occasione del centenario di Caporetto vogliamo parlare della censura postale durante la grande guerra con un artricolo di Giorgio Roncari

Cinque miliardi! A tanto sono state calcolate le cartoline e le missive da e per il fronte, per l’interno e per l’estero che vennero passate alla censura durante la Grande Guerra. Un fenomeno che non trova uguali in nessun’altra delle nazioni belligeranti che, beninteso, usavano lo stesso provvedimento. La posta, anche quella militare, era - ed è - soggetta alle convenzioni dell’UPU [Ufficio Postale Universale], organizzazione internazionale con sede a Berna sorta il 9 ottobre 1874 con l’intento di coordinare in un unico ordinamento il caotico e complesso sistema dei servizi postali adottati nei vari stati. Uno degli articoli basilari riguardava la censura, vietata in tempo di pace, ma attuabile, sebbene disciplinata, durante i conflitti. In Italia la legge militare sulla censura postale fu firmata dal Re il 22 maggio 1915, alla vigilia della dichiarazione di guerra.
123456
Termini Di UtilizzoPrivacyCopyright 2024 by Pro Loco Cuvio